Slavenka Drakulić è scrittrice, giornalista e saggista di nazionalità croata, nata nel 1949 a Fiume (o Rijeka) in Croazia (allora Jugoslavia). Laureata in sociologia all’Università di Zagabria, dopo aver insegnato per molti anni, dal 1976 inizia a collaborare, con articoli e saggi. ai principali giornali e riviste del paese. Nel dicembre 1992, il settimanale di Zagabria “Globus”, pubblica una lista di proscrizione per cinque donne: Slavenka Drakulić, Rada Iveković (filosofa), Dubravka Ugrešić (scrittrice), Jelena Lovriće e Vesna Kesić (giornaliste) vengono accusate di essere streghe e di gettare il malocchio sul popolo croato. Inoltre, a causa di alcuni racconti (raccolti poi nell'opera Balkan Express) che criticano la “giovane democrazia” del governo nazionalista di Franjo Tudjman, la scrittrice viene attaccata dai giornalisti e dagli scrittori croati con l'accusa di “scarso patriottismo”. A seguito di ciò e dell'inasprimento del conflitto sul territorio della ex-Jugoslavia, la scrittrice lascia la Croazia per stabilirsi a Stoccolma. Attualmente, Slavenka Drakulić è una delle maggiori croniste del mondo postcomunista e della tragedia jugoslava che narra con uno sguardo attento al punto di vista femminile. Vanta collaborazioni col “The New York Times”, “The New Republic”, “The Nation”, “The New York Review of Books”, “Süddeutsche Zeitung” e “La Stampa”.  Nel 2004 l’autrice ha ricevuto il premio Award for European Understanding della Fiera del libro di Leipzig ed è stata più volte ospite al Festivaletteratura di Mantova.

(a cura di Marina Mitrovic)


(Fonte immagine: http://womenineuropeanhistory.org/images/1/19/SD1.jpg)